Passata l'ondata travolgente della protesta, cosa ci resta?
A Trento, e in particolare a scienze, da un po' di tempo non si muove più nulla.
Sarà che gli studenti sono stati convinti dalla linea del rettore, che chiede più risorse per i meritevoli (categoria in cui i trentini includono sempre Trento)?
Sarà che il governo ha parzialmente fatto marcia indietro?
Magari si è stati presi da altri grossi problemi, la crisi economica, il gas russo, l'attacco a Gaza...
O magari è solo diminuito l'entusiasmo, le proteste erano un fuoco di paglia?
Forse quando si è scatenata la protesta c'era l'impressione che il futuro di tutti fosse in pericolo, un pericolo immediato: "già dal 2009 sentiremo gli effetti di questi tagli", si diceva. Invece il 2009 è arrivato, e sembra che l'amaro boccone sia stato, seppur a fatica, inghiottito. Forse molti si aspettavano un peggioramento drastico delle condizioni di studio e lavoro nell'università, che invece non è arrivato così repentino, e perciò le proteste sono apparse sproporzionate?
"L'uomo si abitua a tutto, purché raggiunga il giusto grado di sottomissione" diceva Jung. Speriamo non sia così.
Come Intervenire?
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lunedì 19 gennaio 2009
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